Chi di noi non si è mai guardato davanti allo specchio e si è messo a contare mentalmente i nei sul proprio corpo? Da piccoli è un gioco, da grandi questo auto esame diventa fondamentale per conoscere il numero, la posizione, la forma, il colore e la grandezza dei nei, macchie pigmentate formate dall’accumulo di cellule che producono melanina. Nel tempo potrebbero verificarsi delle modificazioni che richiedono l’attenzione di un dermatologo. I nei possono infatti trasformarsi in melanomi, tumori della pelle ad alta aggressività, se non diagnosticati in tempo.
L’incidenza del melanoma è aumentata, soprattutto tra i giovani. Complici alcuni fattori tra cui l’affinamento diagnostico per cui si ha una maggiore attenzione legata all’osservazione e alla sollecitazione di visite dermatologiche con una cadenza annuale, ma anche la non corretta esposizione al sole e l’assottigliamento dello strato dell’ozono, che ci protegge e assorbe la maggior parte delle radiazioni. Infine la moda di procurarsi l’abbronzatura ricorrendo ai lettini solari artificiali. L’esposizione al sole è piacevole ed utile per il nostro organismo per la produzione e fissazione della Vitamina D, ma deve essere effettuata in sicurezza soprattutto da bambini ed adolescenti tenendo conto che influenza il rischio di insorgenza del melanoma, come accertato da numerosi studi in campo medico-scientifico.
Quando durante il controllo clinico, attraverso il dermatoscopio, si riscontra la presenza di nei atipici o irregolari numerosi, il dermatologo esegue “la mappatura dei nei” avvalendosi di un videodermatoscopio che permette di analizzare le lesioni tramite foto cliniche d’insieme e singole. I nei irregolari non danno necessariamente origine al melanoma, ma vanno tenuti sotto osservazione in modo da poterne valutare l’evoluzione e decidere di volta in volta se sarà necessaria l’asportazione completa o se sarà sufficiente eseguire periodiche visite di controllo. Le immagini saranno infatti salvate in un file personalizzato in modo da potere evidenziare nel tempo eventuali variazioni del neo.
Quando effettuare la mappatura dei nei?
La prima mappatura dei nei andrebbe effettuata dopo la pubertà perché, una volta finito il completo sviluppo sessuale, i nei generalmente si stabilizzano. Se al primo controllo non ci sono nei atipici, è sufficiente che il paziente esegua l’autocontrollo e si rivolga al dermatologo solo in caso di comparsa di nuove lesioni seguendo la regola dell’ ABCDE. Se invece sono state diagnosticate lesioni sospette che per vari motivi si è deciso di non asportare i controlli possono essere fissati da tre a sei mesi dopo la mappatura. Le visite di routine andrebbero effettuate una volta all’anno.
Quali sono i fattori di rischio?
Come per altre patologie esistono delle persone più a rischio di altre nel contrarre tumori cutanei. Esse devono quindi controllarsi e farsi controllare più spesso dallo specialista.
Appartengono a questa categoria:
Chi ha la pelle chiara o si “scotta” facilmente
Chi ha avuto precedenti di scottature solari gravi durante l’infanzia e l’adolescenza
Chi trascorre molto tempo al sole o fa uso di lampade abbronzanti senza una adeguata protezione solare legata al proprio fototipo
Chi ha molti nei e lentiggini
Chi ha avuto altri casi di melanoma o tumori cutanei in famiglia
IL TEAM
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